CARDÈTO, DAL 1949
È l’essenza stessa del territorio e l’immagine di un paesaggio riconosciuto in tutto il mondo, quello della città di Orvieto.
Un’immagine classica, riproposta in chiave contemporanea, per conferire alle etichette dei vini Cardèto un’istituzionalità senza tempo.
Le Nostre Linee
Cardèto Vintage
Una nuova Linea creata per celebrare i 70 anni di produzione, che porta tutto il significato della parola latina vindenia, vendemmia, che dal significato in inglese ci rimanda alle etichette originali di gusto rétro appartenenti alla nostra storia di produzione, che dal francese ci rimanda ai vini di pregio. Dopo un restyling, che riporta alla luce le impronte di antichi simboli medioevali, i vini Cardeto della linea Vintage, due rossi, Nero della Greca e Arciato e due bianchi, Febeo e Colbadia, riscoprono la loro “vera anima” e ritornano a vivere in tutta la loro intensità
Cardèto Vintage
Una nuova Linea creata per celebrare i 70 anni di produzione, che porta tutto il significato della parola latina vindenia, vendemmia, che dal significato in inglese ci rimanda alle etichette originali di gusto rétro appartenenti alla nostra storia di produzione, che dal francese ci rimanda ai vini di pregio. Dopo un restyling, che riporta alla luce le impronte di antichi simboli medioevali, i vini Cardeto della linea Vintage, due rossi, Nero della Greca e Arciato e due bianchi, Febeo e Colbadia, riscoprono la loro “vera anima” e ritornano a vivere in tutta la loro intensità
Cardèto “Città”
La linea della città rappresenta una stampa storica della città di Orvieto del 1500.
Una meravigliosa immagine di una città unica che sorge arroccata su una rupe di tufo, presentata con quattro bottiglie (come quattro sono i quartieri di Orvieto), ogni bottiglia è un pezzo della città e ne racconta la storia nella retro etichetta.
Germano Reale
“Germano Reale” è un uccello migratorio tipico del nostro territorio che vive in zone umide d’acqua dolce. Poiché questo uccello fa ogni anno la migrazione, simboleggia la difficile ricerca spirituale e il ciclo della rinascita. In alcune culture questo animale è un simbolo di immortalità. Dal momento che il maschio è sempre con l’anatra femmina nelle migrazioni, vi è la convinzione che incontrare una coppia di anatre è un simbolo di buon presagio per l’unità degli sposi.
Germano Reale
“Germano Reale” è un uccello migratorio tipico del nostro territorio che vive in zone umide d’acqua dolce. Poiché questo uccello fa ogni anno la migrazione, simboleggia la difficile ricerca spirituale e il ciclo della rinascita. In alcune culture questo animale è un simbolo di immortalità. Dal momento che il maschio è sempre con l’anatra femmina nelle migrazioni, vi è la convinzione che incontrare una coppia di anatre è un simbolo di buon presagio per l’unità degli sposi.
Pierleone
Il nome di questa linea è stato ispirato da due figure importanti. “Il Pierleone”, un soldato della fortuna vissuto durante il Medioevo, ben noto per il suo coraggio e la sua impavidità.
Un importante nobile umbro, Pierleone Leoni. Visse dal 1440 al 1492 e fu un importante medico, filosofo e astrologo italiano. Era uno degli uomini di scienza più talentuosi nel suo periodo e divenne il medico personale di Lorenzo de Medici.
Rupestro
Il grande poeta Gabriele D’Annunzio è legato a Orvieto per avere decantato in diverse occasioni le qualità dei vini del luogo e la sua storia letteraria s’intreccia con quella di Cardeto per un fatto curioso. Il 13 ottobre del 1903, D’Annunzio compose Alcyone, e in un passo lirico, inventò la parola “rupestro”. Una nuovo aggettivo che meglio spiega la sensazione dello scrutare dall’alto – nota ad ogni abitante di Orvieto – e che Cardeto ha fatto suo per dare il nome ad uno dei suoi vini più importanti: l’Orvieto Classico Rupestro.
Rupestro
Il grande poeta Gabriele D’Annunzio è legato a Orvieto per avere decantato in diverse occasioni le qualità dei vini del luogo e la sua storia letteraria s’intreccia con quella di Cardeto per un fatto curioso. Il 13 ottobre del 1903, D’Annunzio compose Alcyone, e in un passo lirico, inventò la parola “rupestro”. Una nuovo aggettivo che meglio spiega la sensazione dello scrutare dall’alto – nota ad ogni abitante di Orvieto – e che Cardeto ha fatto suo per dare il nome ad uno dei suoi vini più importanti: l’Orvieto Classico Rupestro.
Linea Matile
“Matile” deriva dal tipo di terreno dei vigneti da cui produciamo i vini della linea, anche se alcune persone pensano venga dall’etrusco “Papile” che significa in “grado di illuminarsi”. Infatti questo tipo di terreno contiene materiali vulcanici che lo fanno brillare al sole; è un terreno giallastro, molto duro e molto friabile, ricco di potassio. Dai vigneti piantati in questi terreni, otteniamo vini bianchi freschi, con notevole acidità e caratteristici aromi minerali e fruttati, e vini rossi e rosati fruttati, con un persistente sottobosco minerale.
NON SOLO VINO, DA QUESTA TERRA
L’Olio Extravergine di Oliva Cardèto è prodotto dalle olive dei soci. Gli oliveti sono sottoposti a trattamenti rigorosamente controllati e non chimici e le piante rispondono alle “cultivar” tipiche del terreno umbro (Frantoio, Leccino, Moraiolo, Pendolino, Raia).
Il territorio orvietano è costituito da colline favorevoli sia per l’ottima esposizione che per le caratteristiche dei terreni che portano i frutti a quella giusta maturazione tale da avere un tasso di acidità intorno allo 0,01%. Le temperature autunnali sono medio-basse, sviluppando la formazione di prodotti intermedi del metabolismo del frutto, rendono pregevoli le caratteristiche organolettiche dell’olio e consentono di avere olii con elevato contenuto in acido oleico.
In autunno le olive vengono raccolte dalle piante manualmente e con gli abbacchiatori, trasportate al mulino locale e molite tempestivamente nel frantoio con sistema “a ciclo continuo integrale a due fasi” permettendo di rispettare al massimo il frutto della terra. L’olio così prodotto viene decantato in modo naturale e conservato in recipienti d’acciaio inox.
La qualità dell’olio è di grande livello e particolare finezza: l’aspetto visivo è ottimo, presenta appena molito un colore verde tra lo smeraldo e la clorofilla per poi acquistare accesi riflessi giallo-dorati; l’aroma è intenso; il gusto è squisito con un sapore fruttato ben evidente ricorda il frutto sano, fresco e raccolto al punto ottimale di maturazione.